Reviews
The drawings..., have aroused great emotion above all in the Italian visitors who did not expect to find an interpretation as alive and emotive as the Canti of the Divine Comedy.
Nicola Calderone
Exhibition Review - Cortona, Italy
L'Etruria Periodico
Cortona Anno CXIV - N° 19 - Martedì 31 Ottobre 2006
English
In the Sign of Dante, Inspired by the Songs of the Divine Comedy
PUBLIC SUCCESS OF EXHIBITION BY JENNIFER STRANGE
The drawings of the artist Jennifer Strange, of Indianapolis, about twenty in all, shown in the exhibition galleries of Palazzo Casali in Cortona, have aroused great emotion above all in the Italian visitors who did not expect to find an interpretation as alive and emotive as the Canti of the Divine Comedy.
In truth, in order to succeed in translating, into drawing, the dramas and scenes depicted by Dante during the poets journey through the three realms of the afterlife, and at the same time capture the profound depth of the human experience, one must possess a deep understanding and sensibility with the poem. These must be combined with an ability to communicate at the highest level. Jennifer Strange has demonstrated to possess them all.
Her visual journey leads one from the torment and restless reflection on the "infernal storm that has no rest" that finds the lustful souls in Canto V of the Inferno, to the emotional and involving portrayal of the Envious in Canto XIII of Purgatory, and eventually to the joyous interpretation of that spiritual condition facing the mystery of the "glory of He who moves all things" in
Canto I of Paradise.
Jennifer Strange has chosen, with a figurative synthesis of extraordinary effectiveness, the elements that best characterize a particular Canto, while maintaining a focus above all, to place attention of the observer on the human condition that Dante succeeds to transmit to the humanity of the twenty first century. For the artist, Dante represents therefore, a bridge between the past and new generations and in his poetry finds an extraordinary message of universality; a true and just encounter that the artist has succeeded to communicate with creative sensibility in this exhibition. Through those hands that Virgil stretches to Dante in Canto XXVII of the Purgatorio she offers to bring us with them through the passage of flames of purification, in anticipation of a better world.
N.C.
The drawings of the artist Jennifer Strange, of Indianapolis, about twenty in all, shown in the exhibition galleries of Palazzo Casali in Cortona, have aroused great emotion above all in the Italian visitors who did not expect to find an interpretation as alive and emotive as the Canti of the Divine Comedy.
In truth, in order to succeed in translating, into drawing, the dramas and scenes depicted by Dante during the poets journey through the three realms of the afterlife, and at the same time capture the profound depth of the human experience, one must possess a deep understanding and sensibility with the poem. These must be combined with an ability to communicate at the highest level. Jennifer Strange has demonstrated to possess them all.
Her visual journey leads one from the torment and restless reflection on the "infernal storm that has no rest" that finds the lustful souls in Canto V of the Inferno, to the emotional and involving portrayal of the Envious in Canto XIII of Purgatory, and eventually to the joyous interpretation of that spiritual condition facing the mystery of the "glory of He who moves all things" in
Canto I of Paradise.
Jennifer Strange has chosen, with a figurative synthesis of extraordinary effectiveness, the elements that best characterize a particular Canto, while maintaining a focus above all, to place attention of the observer on the human condition that Dante succeeds to transmit to the humanity of the twenty first century. For the artist, Dante represents therefore, a bridge between the past and new generations and in his poetry finds an extraordinary message of universality; a true and just encounter that the artist has succeeded to communicate with creative sensibility in this exhibition. Through those hands that Virgil stretches to Dante in Canto XXVII of the Purgatorio she offers to bring us with them through the passage of flames of purification, in anticipation of a better world.
N.C.
Leggere in Italiano
Nel segno di Dante, ispirata ai canti della Divina Commedia
SUCCESSO DI PUBBLICO ALLA MOSTRA DI JENNIFER STRANGE
I disegni della pittrice di Indianapolis, Jennifer Strange, una ventina in tutto, esposti nelle sale espositive di Palazzo Casali a Cortona, hanno suscitato una grande emozione soprattutto nei visitatori italiani che non si aspettavano di trovarsi di fronte a una interpretazione così viva ed emozionante dei canti della Divina Commedia.
In verità, per riuscire a tradurre in un disegno i drammi e gli incantesimi proposti da Dante, durante il suo viaggio poetico nei tre regni dell’aldilà e contemporaneamente nel profondo dell’esistenza umana, occorrono conoscenza, sensibilità e capacità di comunicazione a livello altissimo e Jennifer Strange ha dimostrato di possederle tutte. Da qui nasce la riflessione tormentata sulla “bufera infernal che mai non resta” che travolge gli spiriti carnali del canto V dell’Inferno, da qui l’emozionante e coinvolgente descrizione degli Invidiosi del canto XIII del Purgatorio, da qui l’interpretazione felicissima di quella condizione di spiritualità ineffabile di fronte al mistero della “gloria di colui che tutto move” del canto I del Paradiso.
Jennifer Strange ha saputo cogliere, con una sintesi figurativa di straordinaria efficacia, l’ elemento che meglio caratterizza il canto scelto, mentre pone l’attenzione soprattutto su ciò che Dante riesce a trasmettere all’umanità del XXI secolo. Per la pittrice Dante rappresenta dunque un ponte tra il passato e le nuove generazioni e la sua poesia un messaggio straordinario di sperimentata universalità; un vero e proprio incontro che la pittrice è riuscita comunicare con la sua sensibilità artistica in questa Mostra e attraverso quelle mani che Virgilio tende a Dante nel canto XXVII del Purgatorio per consentirgli, con il passaggio delle fiamme purificatrici, l’attesa emozione di un mondo migliore.
N.C.
I disegni della pittrice di Indianapolis, Jennifer Strange, una ventina in tutto, esposti nelle sale espositive di Palazzo Casali a Cortona, hanno suscitato una grande emozione soprattutto nei visitatori italiani che non si aspettavano di trovarsi di fronte a una interpretazione così viva ed emozionante dei canti della Divina Commedia.
In verità, per riuscire a tradurre in un disegno i drammi e gli incantesimi proposti da Dante, durante il suo viaggio poetico nei tre regni dell’aldilà e contemporaneamente nel profondo dell’esistenza umana, occorrono conoscenza, sensibilità e capacità di comunicazione a livello altissimo e Jennifer Strange ha dimostrato di possederle tutte. Da qui nasce la riflessione tormentata sulla “bufera infernal che mai non resta” che travolge gli spiriti carnali del canto V dell’Inferno, da qui l’emozionante e coinvolgente descrizione degli Invidiosi del canto XIII del Purgatorio, da qui l’interpretazione felicissima di quella condizione di spiritualità ineffabile di fronte al mistero della “gloria di colui che tutto move” del canto I del Paradiso.
Jennifer Strange ha saputo cogliere, con una sintesi figurativa di straordinaria efficacia, l’ elemento che meglio caratterizza il canto scelto, mentre pone l’attenzione soprattutto su ciò che Dante riesce a trasmettere all’umanità del XXI secolo. Per la pittrice Dante rappresenta dunque un ponte tra il passato e le nuove generazioni e la sua poesia un messaggio straordinario di sperimentata universalità; un vero e proprio incontro che la pittrice è riuscita comunicare con la sua sensibilità artistica in questa Mostra e attraverso quelle mani che Virgilio tende a Dante nel canto XXVII del Purgatorio per consentirgli, con il passaggio delle fiamme purificatrici, l’attesa emozione di un mondo migliore.
N.C.